S i sente sempre più spesso parlare in giro di diamanti sintetici o diamanti di sintesi e ormai se ne trovano molti in vendita sul mercato, ma è difficile per i consumatori, per quelli che non sono addetti ai lavori, capire bene di cosa si tratti.

A dicembre abbiamo acquisito per il nostro laboratorio a Bottega Orafa l’unico macchinario in grado di riconoscere in pochi secondi un diamante di sintesi da un diamante naturale. Questo perché una valutazione a occhio nudo è impossibile da fare, anche per periti esperti come il nostro Luigi Citi. Come mai è così complicato?

Cosa sono i diamanti sintetici?

I diamanti di sintesi sono diamanti che hanno la stessa identica struttura chimica del diamante naturale (sono fatti di carbonio), solo che… non sono naturali, ma prodotti in laboratorio.

I diamanti sintetici vengono realizzati a partire dagli anni 50 con tecniche diverse, che di fatto “accelerano” un processo chimico-fisico di creazione di una pietra che in natura impiega milioni di anni a formarsi. Così, quello che sul nostro pianeta è uno dei materiali più rari e pregiati, difficile da trovare e faticoso da estrarre, viene costruito grazie alla tecnologia in pochissimo tempo.

Questi diamanti vengono utilizzati in molti campi, per utensili da taglio e per molte apparecchiature elettroniche, ma vengono coltivati anche come pietre preziose, da destinare al mercato dei gioielli.

I diamanti sintetici prodotti per i gioielli si chiamano anche HPHT O CVD, in base alla tecnica con cui sono realizzati. Sono di colore giallo o blu o bianco (incolore) e dal punto di vista chimico-fisico sono identici ai diamanti che si estraggono in natura: l’unico modo per distinguerli è sottoporli a un esame spettroscopico attraverso una macchina.

Perché è importante sapere di acquistare un diamante sintetico?

I diamanti naturali sono come il petrolio: sono un materiale che il nostro pianeta produce con processi lunghissimi, fin dalla preistoria della Terra, che noi estraiamo e commerciamo ormai da secoli, ma che prima o poi si esaurirà. La loro scarsità determina il loro valore (insieme alla grandezza e alla purezza, ovviamente): un diamante naturale è un oggetto “eterno”, che ha attraversato i millenni, e anche per questo rappresenta un simbolo unico d’amore.

I diamanti sintetici invece si realizzano velocemente e possono essere prodotti all’infinito: non sono quindi pietre rare.
Se i diamanti sintetici vengono dichiarati come tali da chi li vende non è un problema: il mercato di queste pietre sta crescendo perché permette a tutti di acquistare gemme voluminose, che fanno molta figura, a prezzi sicuramente più bassi delle pietre naturali.

Il problema nasce se si cerca di vendere un diamante sintetico spacciandolo per naturale: anche se si tiene il prezzo più basso, si tratterà comunque di un inganno per l’acquirente.

Come ci si può proteggere?

C’è un solo modo per fare un acquisto sicuro di diamanti: chiedere sempre un certificato gemmologico di accompagnamento per le pietre. Se riporta la dicitura “synthetic”, oppure “lab-grown” o “lab-created” si tratta di un diamante sintetico.

Se abbiamo acquistato delle pietre senza certificato, per avere conferma che si tratti di pietre naturali possiamo sottoporle a un veloce esame (si fa anche sui diamanti già incastonati in un gioiello) attraverso una macchina specifica, che dà una risposta non equivocabile e del tutto certa.

Se sei in possesso di pietre non certificate passa a trovarci nel nostro laboratorio a Bottega Orafa: basteranno pochi secondi per darti una risposta sicura, grazie al nostro nuovo macchinario (che puoi vedere nel video seguente).